Presentazione del progetto Edugreen: laboratori di sostenibilità per il primo ciclo

Il 9 febbraio 2023 presso i locali dell’Istituto Comprensivo Statale “Francesca Morvillo” sarà presentato alla Comunità il progetto “Edugreen: laboratori di sostenibilità per il primo ciclo”. Un intervento realizzato per promuovere azioni concrete di educazione allo sviluppo sostenibile, legale e integrato del territorio

 Alle ore 10,30  del 9 febbraio, presso i locali dell’Istituto Comprensivo Statale “Francesca Morvillo”, siti in via Biagio Giordano, 10, sarà presentato alla Comunità il progetto “Edugreen: laboratori di sostenibilità per il primo ciclo”. Il progetto ha preso il via, nel 2022 ed ha già realizzato alcune azioni che saranno sinteticamente rappresentate, mediante una visita guidata nei luoghi oggetto d’intervento. Il progetto è stato realizzato grazie al finanziamento P.O.N. “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Nel corso dell’iniziativa verrà affrontato il tema “Governance e sviluppo sostenibile: educazione ambientale e alimentare – corretti stili di vita e sostenibilità”. Partner di supporto del progetto, il Comune di Monreale, l’Idimed, Istituto per la Dieta Mediterranea e l’Associazione Coltivare Bio Naturale. Il fornitore di opere e servizi, l’azienda Pizzo Vivai srl di Palermo.

Si parlerà del modello alimentare della Dieta Mediterranea, del consumo di frutta e verdura e dell’utilizzo delle aromatiche e dell’Olio Evo in cucina. Sarà l’occasione per fornire una dimostrazione pratica sulle modalità di coltivazione/utilizzo degli aromi e per consegnare il segnalibro ricordo dell’esperienza.

Il progetto Edugreen si prefigge di far acquisire agli alunni una coscienza ecologica partendo dalla conoscenza del territorio e del settore agroalimentare e delle problematiche connesse ad un uso non sostenibile, alle risorse naturali. Tesori da non sprecare, da tutelare e da valorizzare. La partecipazione degli alunni a tale progetto educativo incrementerà le loro conoscenze, abilità e competenze, con la finalità ultima di creare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti della tutela dell’ambiente naturale, soprattutto attraverso la filiera della produzione agroalimentare e la corretta gestione degli scarti e/o rifiuti. Nuovi cittadini attenti a non sconvolgere gli equilibri naturali, mirando al “soddisfacimento delle esigenze presenti” e soprattutto attenti a “non compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare le proprie esigenze”. Un cambiamento necessario per assicurare alla comunità di crescere in salute e invecchiare con successo all’interno di un ecosistema sano. Per garantire cioè benessere condiviso e comune. Chiuderà l’incontro una degustazione che rappresenta la biodiversità, la territorialità, la salute, il gusto e la tipicità della Dieta Mediterranea: U pani di “Murriali” del Forno Litria condito con Mallìa Olio EVO monocultivar Crastu  dell’azienda agricola Giaimo e aromatiche delle Madonie (peperoncino e origano)

Giorno 1 febbraio, all’interno delle aree verdi recuperate, sotto la stretta supervisione del tecnico Luigi Rotondo, sono stati piantati, dai bambini 20 alberi di fruttiferi antichi che rappresentano la biodiversità siciliana: Mela San Giovanni, Pera Coscia, Piridda, Però immaginello, Susino Caleca, Sorbo, Piridda, Melograno dente di cavallo, Melograno mollar senza semi, Susino Sanacore, Ariddu di Core, Sanata Rosa, Azaruolo. Nel corso della giornata, sono inoltre state messe a dimora 50 piante aromatiche che impreziosiscono di profumo e sapore i piatti tipici siciliani: timo, origano, rosmarino, menta, salvia, asparagus, maggiorana.

Il Dirigente scolastico della Morvillo, la Dott.ssa Maria Francesca Giammona, ha sostenuto e promosso il progetto convinta che “acquisire una coscienza ecologica, contribuisce a modificare gli stili di vita e consumo e accresce la necessità di una partecipazione attiva alla salvaguardia dell’ambiente.  Un cambiamento che consenta la migliore attuazione del principio di sviluppo sostenibile e che garantisca una migliore aspettativa di vita, non perdendo di vista il valore della biodiversità, della stagionalità, della filiera corta e della legalità”. E ancora, “l’importanza di mettere a sistema le energie vitali del territorio attraverso la creazione di reti virtuose tra Enti pubblici e privati, Istituzioni e Associazioni, Famiglia, Forze dell’Ordine, comunità civile e religiosa”.