L’Idimed presenta “LEGUMI SOSTENIBILI” il libro di Mario Liberto

Il 30 dicembre 2020, alle ore 17.00 sul canale @allfoodsicily il direttore Francesca Cerami ha organizzato e moderato la presentazione del libro per celebrare uno degli alimenti costitutivi della Dieta Mediterranea. I legumi costituiscono infatti l’emblema di una agricoltura sana, giusta e sostenibile: biodiversità alimentare, tutela dell’ambiente, valorizzazione delle tradizioni e delle vocazioni territoriali, protezione della salute ed economia circolare.

Ceci, fave, lenticchie, fagioli, lupini, cicerchie, soia, oltre ad essere utili perché fissano l’azoto nel terreno, rendono disponibili fosforo e ferro, svolgendo un ruolo fondamentale nell’alimentazione dell’uomo; possiedono un contenuto elevato di proteine e fibre, sono ricchi di micro nutrienti e hanno una ridotta quantità di lipidi, amidi e calorie.

Piante che sono nate prima dell’uomo sulla terra e continueranno ad esistere anche dopo la sua scomparsa perché sono in perfetta armonia con “lo stile di vita mediterraneo” che fa crescere in salute e invecchiare con successo.

La storia della gastronomia italiana è caratterizzata dal loro utilizzo per la preparazione di ricette che raccontano i luoghi, i riti e le usanze delle civiltà mediterranee.

Paladini di benessere che le istituzioni, a vario livello, stanno cercando di “recuperare” e rilanciare consegnandoli alle nuove generazioni perché sappiano trarne insegnamento e utilizzarne le potenzialità. Le preziose sostanze nutritive contenute nei legumi, hanno rappresentato da sempre un’ottima alternativa a quelle degli alimenti di origine animale. “I legumi sono giacimenti di benessere: saziano di più, sono meno calorici e con la loro fibra solubile regolano i livelli di colesterolo e di glucosio nel sangue”. I legumi contengono, infatti, una famiglia di sostanze (le saponine) in grado di sequestrare il colesterolo “cattivo” (LDL) impedendone l’assimilazione e riducendone il contenuto nel sangue. E lo sapevano bene i nostri nonni, diventati centenari, che ne consumavano almeno due/tre porzioni a settimana.

Questi tesori arrivano nella nostra tavola grazie ad aziende coraggiose, come “Terravecchia Legumi” che ha investito nelle leguminose con il brand di famiglia permettendo a tanti consumatori di disporre di materie prime “biologiche” capaci di “ricreare” sapori antichi mai dimenticati: macco di fave con finocchietto selvatico, panelle con finocchietto preparate rigorosamente con farina di ceci siciliani, zuppa di fagioli e pasta con le lenticchie.

La presentazione del libro ha attenzionato diversi aspetti: la nuova programmazione del New Green Deal e del Farm to Fork, il valore ambientale, nutraceutico e cosmetico dei legumi e ancora, l’identità culturale dei territori e la biodiversità. Tra i partecipanti: Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura – Regione Sicilia; Francesco Sottile, Università degli Studi di Palermo, Slow Food Italia; Francesco Paolo Bonina, Università degli Studi di Catania, Bionap srl; Rino Terravecchia, General Manager – MA.TER. LAND srl; Adriano Mascarella, responsabile Edizioni Momenti e Mario Liberto, l’autore del libro.