Aspetti territoriali

Aspetti territoriali e di sviluppo locale

La Dieta Mediterranea racconta un territorio e rappresenta un paesaggio animato di flora, fauna, tradizioni, emozioni e stili di vita.
Un approccio innovativo che catalizza le risorse endogene locali (BB.CC. materiali e immateriali, ambiente, prodotti dell’agricoltura e della pesca) invitandole a ricostruire le caratteristiche nutraceutiche e salutistiche della “alimentazione dei nostri Padri” e, più in generale, del nostro “stile di vita”, che l’UNESCO ha riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità.
Un modello capace di garantire benessere e salute, secondo principi consolidati e basati su precise evidenze scientifiche, che trovano una loro efficace rappresentazione nella Piramide alimentare (selezione, qualità, quantità, origine, filiere degli alimenti).
Il cibo diventa quindi l’occasione per “far gustare” il territorio attraverso una immersione e un coinvolgimento diretto del fruitore nelle specialità enogastronomiche, culturali e ambientali che caratterizzano i luoghi di origine dei prodotti. Un viaggio nel gusto e nella tradizione per ritrovare e/o scoprire antichi sapori dimenticati. I percorsi di degustazione danno “casa” al cibo che racconta il territorio, la sua storia, la sua cultura, la sua identità, letta nella cornice più ampia dell’aspetto salutistico che la Dieta tipica, in particolar modo siciliana, interpreta. I prodotti dell’isola che incarnano il binomio salute e sviluppo sostenibile, rappresentano uno stile di coltivazione, una attenzione per le filiere corte e per l’ambiente, un significato di protezione sociale nei confronti delle antiche tradizioni e dei saperi del contadino e dell’artigiano che rischiano di essere perduti nell’oblio e abbandonati nel dimenticatoio dalle nuove generazioni.
Riportare alla luce i prodotti antichi con una strategia di rilancio commerciale assume un valore innovativo anche attraverso l’utilizzo delle nuove ITC e di un marketing territoriale che si basa fortemente sul concetto di prodotto come valore identitario legato alla biodiversità e alle caratteristiche salutistiche, quindi allo stile di vita proprio della Dieta Mediterranea e allo sviluppo sostenibile.
Come avvenuto ad Expo 2015 che ha avuto come tema “Nutrire il Pianeta, Energie per la Vita”,  la Dieta Mediterranea rappresenta un “pacchetto di esperienza”, un circuito di degustazione del territorio siciliano.

Approfondimenti – Specificità della Dieta Mediterranea

La nostra strategia di sviluppo dell’agroalimentare è costruita sui principi di crescita, di occupazione e di sostenibilità e punta a perseguire – attraverso un uso equilibrato delle risorse – l’obiettivo di migliorare la competitività e l’attrattività delle zone rurali della Sicilia come luogo in cui investire, lavorare, creare nuovi e migliori posti di lavoro, nonché vivere con uguali opportunità rispetto ad altre zone.
Questo disegno strategico è stato definito in maniera compiuta in relazione a due grandi sfide che il sistema agroalimentare e le aree rurali siciliane sono chiamati ad affrontare:
– una forte dinamicità dei mercati, con l’esigenza di accrescere la competitività delle aziende e dei sistemi territoriali e quindi di consolidare l’orientamento al mercato delle scelte produttive degli agricoltori;
– un crescente interesse dei consumatori verso la “qualità” dei prodotti e delle risorse delle aree rurali ed una crescente attenzione a queste aree nella costruzione di un modello di sviluppo sostenibile.
Sul versante territoriale, le aree locali (GAL, GAC, Enti Locali aggregati, agenzie per lo sviluppo) hanno posto forte attenzione all’inclusione della tematica ambientale nelle politiche di sviluppo rurale adottate ed hanno riconosciuto in pieno il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, ovvero della sua capacità di produrre beni e servizi di pubblica utilità, tanto ai fini della tutela, valorizzazione, fruizione del territorio e del suo patrimonio naturale (paesaggistico e genetico) e culturale (storico, architettonico, delle attività tradizionali e artigianali), quanto della sicurezza e della qualità alimentare.
La nostra strategia utilizza l’agroalimentare, forte del valore internazionale riconosciuto alla Dieta Mediterranea, per costruire nuovi e migliori spazi di mercato alle produzioni agricole ed agroalimentari di qualità, sia sul fronte interno (regionale) che, soprattutto, su quello extraregionale. Questo obiettivo potrà essere raggiunto attraverso la promozione e la valorizzazione della Dieta Mediterranea come stile di alimentazione e di vita sano e come fattore identitario e culturale delle popolazioni coinvolte, e quindi favorendo il consumo dei prodotti tipici reperibili presso i produttori locali, sia per quanto riguarda le comunità locali – attraverso la modifica delle tabelle dietologiche poste a fondamento delle mense scolastiche, comunitarie, ospedaliere, etc – che relativamente al comparto ristorativo e ricettivo alberghiero ed extralberghiero – facendo leva su una marcata tipicizzazione dell’offerta gastronomica ed collegandola sempre più al territorio di origine.
Il nostro modello di sviluppo agroalimentare è coerente con le strategie regionali in quanto consente un netto recupero di competitività delle aziende, recupero che si otterrà agendo non su fattori interni alle aziende stesse– per i quali intervengono direttamente altre e più robuste misure del PSR –  ma su quelli esterni e quindi recuperando e riaffermando il ruolo e la dimensione sociale, culturale ed economica dell’impresa agroalimentare.
Il tutto in linea con le macro tendenze che vanno sempre più affermandosi a livello comunitario, nella crescente convinzione che “il valore sociale della produzione agroalimentare” assume un carattere strategico, alle scelte organizzative delle imprese e della rilevanza delle stesse nelle cosiddette variabili di contesto, e quindi nella crescente consapevolezza di dover recuperare la dimensione comunitaria e sociale del territorio, il sapere locale, le interdipendenze non mercantili fra attori sociali, attori economici e istituzioni pubbliche coinvolte nel processo di cooperazione come elemento fondante sul quale costruire un modello di sviluppo socio-economico che punti a rafforzare l’identità del territorio, creare nuove attività, migliorare la competitività ed accedere ai mercati.
L’I.Di.Med. guarda allo sviluppo territoriale in maniera sistemica, affrontando le quattro principali dimensioni del processo: economica, politico-sociale, eco-sistemica, ambientale (intesa anche come ambiente storico e culturale di riferimento).
In tal senso, gli obiettivi operativi che l’I.Di.Med. attraverso una nuova cultura dell’agroalimentare vuole raggiungere:
Diffondere e valorizzare la percezione della Dieta Mediterranea come dieta sana e salutare ed in grado di rafforzare l’identità rurale dei territori in linea con il programma di comunicazione del MIPAF e in attuazione del programma “Guadagnare Salute” del Ministero della Salute, che prevede attività di comunicazione per la salute, articolate in piani di comunicazione specifici, campagne informative e programmi in collaborazione con le scuole. Le Mense scolastiche a km 0 ed a filiera corta consentiranno di ri-orientare diverse decine di milioni di euro di spesa, che attualmente affluiscono per la maggior parte su grandi gruppi internazionali, sui produttori siciliani e segnatamente su quei produttori che, in prima battuta, sono localizzati nei territori. Essa quindi risponde al bisogno dei territori di avere nuove opportunità di collocare sul mercato le loro produzioni al giusto prezzo. Il collegamento fra produttori agricoli/agroalimentari e famiglie, promuovendo attività di animazione e diffusione del modello dei Gruppi di Acquisto Solidale: occorre esplicitare sempre più e sempre meglio il rapporto fra prodotto tipico e territorio di provenienza e quindi il nesso di corrispondenza intercorrente fra il “consumo” di un prodotto tipico e la funzione sociale che l’impresa agroalimentare ha nel proprio territorio.
Costruire “nuovi” mercati interni per gli alimenti tradizionali legati alla Dieta Mediterranea nei territori attraverso la tipicizzazione e la territorializzazione dell’offerta gastronomica del comparto turistico (agriturismi, ristoranti, osterie, alberghi ) e la costruzione di menù della Dieta Mediterranea: si tratta di recuperare ad una logica di sistema due pilastri fondamentali che vanno a comporre il PIL regionale, quello agroalimentare e quello turistico;
la modifica dei Regolamenti Comunali prevedendo che, nelle aree dove si tengono i classici mercatini settimanali rionali vi siano degli spazi dedicati alla vendita dei prodotti tipici e di qualità e quindi orientando sempre di più la popolazione al consumo di questi prodotti;
elaborazione di una proposta di legge sull’uso dei prodotti tipici e della Dieta Mediterranea nel campo della ristorazione individuale e collettiva. Il dibattito a livello europeo su come normare l’uso dei prodotti tipici soprattutto per quanto riguarda il loro inserimento nei circuiti della ristorazione collettiva ed individuale è del tutto aperto.
Progettare e costruire il sistema di governance di un marchio: Obiettivo dichiarato è quello di promuovere e valorizzazione la Dieta Mediterranea tramite la diffusione di una metodologia in grado di applicare i concetti basilari della Dieta stessa a tutti coloro che aderiscono o ne faranno richiesta in un ottica di sviluppo socio-economico, culturale e produttivo. Per fare ciò è necessario realizzare un marchio di qualità (denominato “DM©”), da rilasciare a tutti gli attori, a vario titolo interessati, pubblici e privati, che, in conformità alle procedure stabilite nel Regolamento e nel Disciplinare, svolgono la funzione di garantire l’origine, la natura e la qualità di tutte le componenti che costituiscono la Dieta